Sicilia nuova frontiera dei vini pregiati
La Sicilia, grazie alle sue straordinarie condizioni climatiche, esprime
la propria secolare vocazione alla viti-vinicoltura nell’allevamento
di uve eccellenti per la produzione di vini pregiati,
caratterizzati da peculiarità organolettiche rare ed impareggiabili.
Le cantine siciliane si dimostrano oggi tra le più evolute d'Europa,
insignite di riconoscimenti per i loro vini da i Banchi d'Assaggio ai
Concorsi Vinicoli Italiani ed Internazionali. I vini siciliani hanno,
infatti, implementato enormemente la loro qualità, ed i vitigni
autoctoni, Nero
d'Avola, Frappato di Vittoria, Nerello Mascalese, Inzolia,
Catarratto, Grecanico, Zibibbo, Grillo ed altri, sono stati riconosciuti
in tutto il mondo quali vini pregiati.
Con tecniche d’avanguardia sorgono in tutta la regione vigne ad
hoc per la resa di vini pregiati: il sistema d'allevamento
a spalliera è il più diffuso, con circa 80.000 (ha), adottato
soprattutto per terreni freschi, copre il 50% della superficie vitata
dell’intera regione; seguono l'allevamento classico, quello ad
alberello (38% della superficie vitata dell’intera regione con
circa ha 60.000) ed quello a tendone a regime irriguo (12% con circa
20.000 ha).
Anche le varietà "Internazionali" - Chardonnay, Cabernet
Sauvignon, Merlot, Syrah,
ed altre – hanno recentemente trovato un habitat ottimale, grazie
ad un’intelligente revisione della piattaforma ampellografica,
ed hanno dato vita a vini pregiati annoverati tra i migliori d'Italia,
frutto della rinnovata enologia siciliana, che, attraverso un’intelligente
azione combinata, da un lato migliora il vigneto, dall'altro fa notevoli
progressi in cantina:
si eseguono, così, la pressatura soffice delle uve e vengono
introdotte tecniche di vinificazione termocondizionata a bassa temperatura,
per uve bianche, e di macerazione lenta sulle bucce, per le nere.
L’affinamento dei Vini Pregiati & il legno
Domina nella produzione di vini pregiati la barrique,
botte di legno generalmente di ridotta capacità (225 lt).
In tempi antichi affonda le proprie radici il binomio vino-legno
e la botte, da mezzo di trasporto, è venuta assumendo un ruolo
assai importante nei processi di vinificazione e affinamento, ai quali
partecipa cedendo al vino molti dei suoi componenti chimici: i tannini
detti gallici, le aldeidi aromatiche responsabili dell’apporto
di particolari aromi, le sostanze odoranti non fenoliche cui si deve
il cosiddetto boisé, il sapore.
La maturazione in barrique dei vini pregiati è
frutto dell’evoluzione chimica e dell’affinamento di tutte
le peculiarità organolettiche, della maturazione del colore e
della modificazione dello stato del tannino.
I vini
rossi generalmente permangono in legno da sei mesi a tre
anni (nel caso della botte grande), questi possono però ridursi
a diciotto mesi se l’affinamento avviene in barrique.
I vini
bianchi sono, invece, per lo più, vinificati in
barrique ove si mantengono dai sei ai dodici mesi.
La produzione dei vini pregiati richiede che nel luogo di affinamento non si superi mai la temperatura massima di 20 gradi e si mantenga l'umidità intorno all'80%.
Elementi di assoluta importanza per la connotazione del rapporto vino-legno
sono:
la dimensione della botte, il tipo di legno di cui essa è costituita,
la tostatura del legno stesso
Quanto a dimensioni: ove più grande sia la botte, più
ridotto sarà il contatto del legno con il vino, ed il seguente
scambio di proprietà.
Il legno con cui si realizzano le botti è, oggi, per lo più,
legno di rovere, sia per le botti di grandi dimensioni sia per le barriques.
Fino a poco tempo fa si ricorreva anche al castagno, all'acacia, al
ciliegio ed al frassino, è perchè più facilmente
reperibili e perché l'importanza del rilascio di componenti del
legno non era ancora percepito come fondamentale per l'evoluzione e
la caratterizzazione dei vini.
Vini pregiati della Duca e Cantine Florio
I raffinati metodi di vinificazione e di affinamento permettono di
mantenere nei vini le fresche caratteristiche originali dell'uva e di
sommarle ad una serie di profumi in un particolare equilibrio d'insieme.
Così con estrema cura e raffinatezza, molti eccelenti vini
Rossi e particolari vini
Bianchi, vengono invecchiati in botti di rovere di Slavonia,
o in pregiati barriques francesi di legno Tronçais e Allier e
successivamente affinati in bottiglia, in cantine termocontrollate,
per un periodo che varia a seconda dell'importanza e delle potenzialità
del vino, allo scopo di poterne sviluppare al meglio le caratteristiche
organolettiche, ed il bouquet.
Un grande vino
liquoroso, il Marsala, diverso da tutti gli altri per il
profumo e per il gusto, che a volte è secco, semisecco o dolce,
miete successi in tutti i Concorsi Enologici Mondiali, di recente a
Bruxelles i prodotti italiani nel complesso hanno ottenuto nove Medaglie
d'Oro, tre delle quali sono state conquistate dal Marsala.
Primo vino italiano che è stato oggetto di normative disciplinari
sulla produzione, nel lontano 1931, il Marsala oggi vive un grande rilancio
in tutto il mondo, merito soprattutto del Consorzio volontario tra le
migliori aziende produttrici, che si è fortemente impegnato nel
proteggere, valorizzare e diffondere le caratteristiche antiche ed uniche
che lo contraddistinguono.
Anche gli altri vini da dessert più richiesti sono siciliani,
il Moscato ed il Passito di Pantelleria,
la Malvasia delle Lipari, "perle dell'enologia"
prodotte dalla Cantine Florio, che finalmente cominciano ad essere adeguatamente
commercializzato (vedi medagliere dei vini pregiati
della Cantine Florio).
Vini pregiati della Duca di Salaparuta: Duca Enrico
Selezionatissimo Nero d'Avola ottenuto dai migliori e più tradizionali vigneti siciliani coltivati ad alberello nell'entroterra di Gela e vinificato con tradizionale macerazione, il Duca Enrico nasce per accompagnare i piatti più importanti.
La sua evoluzione avviene in fusti di quercia nei quali acquisisce complessità, stile e longevità. L'affinamento in vetro ne completa le doti organolettiche, esaltandone il caratteristico bouquet.
Nero d’Avola di colore rosso rubino con riflessi granato, il
Duca Enrico ha un profumo complesso di piccoli frutti maturi, iris e
spezie, ed il gusto possente, austero e lungamente persistente che lo
rendono ideale per accompagnare i piatti importanti: gli arrosti, le
carni alla griglia, la selvaggina ed i formaggi.
Il sapore, rotondo, di buona struttura e personalità produce
una sensazione di legno, nell'insieme ben armonizzata e persistente.
Si consiglia di servirlo a temperatura di circa 18°C., in calice
molto ampio a stelo lungo.
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Vini pregiati della Duca di Salaparuta: Bianca di Valguarnera
Vino di Indicazione Geografica Tipica Sicilia. Nasce da uve Insolia in purezza coltivate ad alberello sulle pendici della collina di Salemi a circa 350 metri sul livello del mare.
Coltivato in terreni argillosi-calcarei, i vigneti sono allevati ad alberello con alta densità di ceppi per ettaro (oltre 5.000), di età superiore ai 20 anni e con bassa produzione per pianta. A maturazione avanzata le uve vengono raccolte manualmente, scrupolosamente selezionate e subito pressate. Il mosto ottenuto, reso limpido per sola decantazione, viene fermentato in selezionatissimo legno nuovo di rovere e lì rimane sino a primavera per evolvere a stretto contatto con i suoi fermenti.
Il colore è giallo dorato con riflessi verdognoli; si distingue tra i vini pregiati per il suo profumo complesso ed intenso, ricco di sensazioni tipiche di frutti maturi impreziosite da sentori di vaniglia e frutta secca, dovuti allevoluzione del legno. Si consiglia di servirlo a temperatura di circa 12/14° C., in calice ampio a stelo lungo.
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Vini Pregiati della Cantine Florio: Passito di Pantelleria
Dal colore giallo-oro tendente all'ambrato, il passito è in grado di esprimere intensità olfattive uniche. Dal profumo ampio, intenso e persistente, fine, con sentori di uva moscato appassita, confetture di albicocca e pesca e, lieve, di vaniglia.
Il sapore è dolce, caldo, sapido, pieno, vellutato e di ottima persistenza aromatica. Realizzato con l'uva zibibbo (moscato di Alessandria), colta a maturazione protratta e successivamente appassita.
Per assaporare questo vino dolce che eccelle tra i vini pregiati siciliani, se ne consiglia il servizio ad una temperatura di 13° C.. Il Passito di Pantelleria si accompagna bene con la pasticceria secca. Particolarissimo l'abbinamento con formaggi piccanti a pasta molle e con il fegato d'oca.
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Vini pregiati della Cantine Florio: Malvasia delle Lipari
Un principe fra i vini pregiati, questo raro passito è figlio di uve coltivate in vigneti su suolo vulcanico dell'isola di Salina nell'arcipelago delle isole Eolie che danno origine ad un nettare ricco di sentori mediterranei.
Dopo la raccolta, le uve Malvasia e Corinto Nero vengono appassite
al caldo sole di settembre su graticci di canne, così come vuole
la tradizione, e quindi vengono vinificate.
Nella degustazione presenta un colore limpido giallo oro, con un profumo
abbastanza ampio, intenso e persistente, fine, con sentori di albicocca
matura ed essiccata, confetto, miele di acacia e, lieve, di eucalipto
e mandorla.
Il sapore è dolce, sapido, caldo, sufficentemente fresco, pieno
di molta persistenza aromatica.
La Malvasia delle Lipari si sposa bene con i dolci ed i prodotti di
pasticceria; può essere felicemente abbinato anche a pietanze
salate e molto saporite, come per esempio, i formaggi in particolare
quelli stagionati e piccanti.